Nell’incontro dei giorni scorsi della Giunta Esecutiva di Confartigianato Imprese Crotone è stato adottato, dopo la lettera aperta ai Parlamentari Nazionali dei giorni scorsi, sempre in riferimento alle difficoltà sui metodi di riscossione applicati da Equitalia, un documento propositivo da inviare alle oltre 100 associazioni provinciali del Sistema per la condivisione, alla Federazione Regionale e alla Confederazione di Roma per cercare di porre rimedio ad una situazione che sta diventando insopportabile da parte di tutte le Imprese e relativi nuclei familiari.
E’ opinione diffusa che i metodi di riscossione applicati da Equitalia sono veramente insostenibili dal mondo delle piccole imprese e non solo dal momento che in modo ingiusto ed inquietante vengono tartassati sicuramente in modo improvvido artigiani, piccoli commercianti, pensionati, lavoratori dipendenti, liberi professionisti, in sintesi tutto il mondo che in effetti produce e paga poi un caro salasso al proprio impegno quotidiano.
Confartigianato Imprese Crotone vuole informare l’opinione pubblica delle criticità inerente al pagamento delle cartelle esattoriali di Equitaliala e nel contempo proporre alle sue Organizzazioni Regionale e Nazionale una soluzione che ponga rimedio ad una situazione preoccupante e non più procrastinabile nei confronti di questa società pubblica (51% di proprietà dell’Agenzia delle Entrate e 49% dell’INPS) incaricata di riscuotere tasse, contributi Inps, Iva, multe e canone Rai per conto dello Stato. Il sistema esattoriale nazionale nella pratica è gestito tramite 22 società sull’intero territorio.
“La nostra Associazione condivide sicuramente gli sforzi per individuare e punire gli evasori, anche perché le imprese virtuose risultano le più danneggiate in un sistema economico dove non tutti pagano. L’obiettivo di Confartigianato è quello che paghino tutti per pagare meno, ma il sistema adottato da Equitalia lascia presagire solo un vero e proprio accanimento verso i contribuenti più piccoli, che alcune volte per debiti irrisori vengono letteralmente perseguitati.. Oltre alla crisi le nostre imprese debbano affrontare un altro problema, che rischia di minare seriamente la solidità aziendale di quelle realtà imprenditoriali che effettivamente sono quelle che producono e creano occupazione reale“ In effetti da tempo si ha il sentore che Equitalia sia proprio concentratissima e con grande accanimento su multe, canoni Tarsu e via dicendo.
Siamo consapevoli che la legge non può differenziare i debitori tra chi ha evaso con dolo o meno ma certamente tra grandi e piccoli contribuenti forse farebbe bene a farlo”. Confartigianato, tuttavia, con questa proposta vuole segnalare le seguenti principali criticità che nell’indifferenza di tanti stanno mettendo a dura prova un sistema produttivo e sociale che è già oberato da tantissime negatività “In primo luogo su ogni debito contestato, a Equitalia spetta il cosiddetto aggio, un interesse del 9 per cento: una vera e propria gabella che si calcola sull’importo già maggiorato delle sanzioni e non sul debito reale: in pratica più cartelle spediscono, più fanno incassi. In un Paese dove poi i tempi di pagamento della PA sono tra i più alti in Europa, lo Stato tramite Equitalia non guarda in faccia nessuno E se la cifra richiesta da Equitalia mina l’equilibrio finanziario di una piccola impresa o di una povera famiglia? Non importa a nessuno!! Inoltre per chi ha richiesto la rateizzazione dei debiti contributivi basta non pagare una rata o effettuare un versamento di importo inferiore a quello concordato, per vedersi cancellato il beneficio della rateizzazione e tutte le facilitazioni ad esso connesse come l’impossibilità di ottenere il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva)”.Altra anomalia registrata da quest’anno è quella che Equitalia potrà agire direttamente sui contribuenti con indagini finanziarie fin’ora riservate all’Agenzia e relegate alla procedura penale: insomma, avrà poteri superiori perfino alla Guardia di Finanza”. E’ possibile che nessuno prenda in esame tutto ciò e rifletta per un attimo che tantissimi piccoli contribuenti fanno fatica ad arrivare a fine mese e di conseguenza sono impossibilitati a pagare un piano, già concordato con la Società esattrice? Ormai questo stato di cose sta creando grandi allarmismi e preoccupazioni, ragion per cui Confartigianato Crotone vuole evidenziare questo stato di cose e proporre, in un eventuale tavolo istituzionale nazionale, le seguenti soluzioni che sicuramente non pregiudicherebbero gli eventuali incassi e nel contempo darebbero un pò di tregua a quei piccoli contribuenti che oggi sono letteralmente con le spalle al muro.
Confartigianato Crotone chiede pertanto che vengano adottate le seguenti regole di base:
1) Rivisitazione della procedura di iscrizione di ipoteca Legale sugli immobili, imponendo ad Equitalia di attenersi al principio della Conciliazione Obbligatoria, preventiva all’iscrizione.
2) Impedire che venga inserito all’interno delle banche dati di riferimento del sistema bancario/creditizio, la pregiudizievole, onde evitare agli Istituti di credito e finanziamento di negare finanziamenti e prestiti anche in presenza di semplice fermo Amministrativo.
3) Impedire ad Equitalia di iscrivere fermi amministrativi per importi inferiori ad Euro 5.000,00.
4) Impedire ad Equitalia l’iscrizione di ipoteche su immobili destinati ad abitazione principale per crediti inferiori ad almeno il 30% del valore dell’immobile stesso, e comunque per un valore minimo non inferiore ai 20.000 euro;
5) Applicare il tasso di interesse legale nella rateazioni dei crediti.
6) Revocare ad Equitalia fin da subito, la possibilità di condurre indagini finanziarie, lasciando la prerogativa all’agenzia delle Entrate ed alla Guardia di Finanza
7) Revocare ad Equitalia, il recupero del credito attraverso lo strumento del prelevamento diretto, sui c/c dei contribuenti.
8) Diminuire la percentuale pagata ad Equitalia sui piccoli crediti riscossi, raddoppiando la percentuale sui grandi crediti vantati nei confronti delle grandi società di capitale per incentivare l’ente di riscossione a perseguire coloro i quali hanno più mezzi;
9) Pagamento di prassi del capitale dei crediti fino a 5.000 euro in forma rateizzata, azzeramento degli interessi di mora, possibilità di continuare a dilazionare anche in caso di mancato pagamento di una rata e non come avviene oggi..
“Insomma una maggiore apertura e considerazione e che ci sia una proporzione tra il debito e l’azione intrapresa per il recupero. In questo periodo di grande recessione, è improrogabile che le nostre Organizzazioni propongano ai tavoli concertativi delegati una soluzione di questo genere che contribuirebbe senz’altro ad avviare ed incentivare lo sviluppo e non a creare le difficoltà che tantissimi stanno vivendo con certosina pazienza. La Giunta Esecutiva si augura che la parte politica, a prescindere dalle appartenenze, prenda nella giusta considerazione queste richieste legittime e necessarie.