Un elettrodotto per le isole, Terna accelera
Pronto a partire l’iter per l’elettrodotto delle isole. Terna accelera
per ottenere l’autorizzazione del ministero dello Sviluppo economico
per la realizzazione dell’elettrodotto che collegherà, ad anello,
Capri, Ischia e Procida con la terraferma. Settanta chilometri di cavi
sottomarini, con una portata di 150 kv (chilovolt, la misura del
potenziale elettrico) che toccheranno l’area flegrea e la penisola
sorrentina per un costo complessivo di 120 milioni di euro. Il gestore
della rete di trasmissione elettrica, Terna, conferma che le procedure
saranno avviate entro la fine del 2009, come previsto dal progetto
avviato ben prima dei blackout di agosto, che hanno acceso le polemiche
estive sulla inadeguatezza del vecchio sistema «autarchico» di
produzione energetica che serve Capri (nell’estate 2009 per i turisti
cene forzate al lume di candela) ma anche di quello altrettanto
inefficiente di Ischia che, seppur già collegato con la terraferma
(così come Procida), quest’anno è andato in tilt per l’ennesima volta,
provocando la protesta di villeggianti e imprenditori locali. Il nuovo
elettrodotto, se i tempi saranno rispettati, sarà inaugurato tra il
2012 e il 2013 e andrà a inserirsi nel piano complessivo di riordino e
ammodernamento della rete messo in cantiere da Terna nella provincia di
Napoli e in tutta la Campania. Con l’obiettivo di aumentare la
sicurezza, la continuità e la qualità del servizio elettrico fornito
alle isole determinando, nel contempo, una riduzione delle emissioni
inquinanti (a Capri la produzione di energia si alimenta,
prevalentemente, da olio combustibile), lo studio di fattibilità,
presentato il 16 maggio, ha previsto un collegamento ad anello che pone
Capri come nodo elettrico centrale, in grado di consentire l’aggancio
del sistema alla rete di trasmissione nazionale e una distribuzione
locale dell’elettricità in media tensione adeguata al fabbisogno
complessivo delle tre isole del Golfo, valutato in 90 megawatt nelle
ore di maggior richiesta. Per quanto riguarda gli altri interventi che
coinvolgono Terna, per un totale di 450 milioni di euro circa di
investimenti, oltre al potenziamento della linea Foggia-Benevento,
all’installazione di nuovi condensatori e all’introduzione di strumenti
e pratiche per la riduzione dei disservizi, il gestore elettrico
nazionale conferma la pianificazione degli interventi previsti
dall’accordo siglato con Regione Campania e Provincia di Napoli nel
gennaio scorso. Tra le opere più rilevanti, il programma di sviluppo e
razionalizzazione della rete ad alta tensione della città di Napoli, la
realizzazione dei collegamenti diretti Fratta-Casoria e
Fratta-Secondigliano, quella di due nuovi elettrodotti a 220 kv di
collegamento tra la centrale di Poggioreale e quella di Secondigliano e
tra la centrale di Napoli Direzionale e la stazione elettrica di Napoli
Levante. E ancora: la ricostruzione del collegamento Napoli
Direzionale-Castelluccia, per ottenere una adeguata capacità di
trasporto, e, infine, la realizzazione di un nuovo elettrodotto ad alta
tensione (220 kv) tra la centrale di produzione di Casalnuovo e quella
di Acerra.