Un milione di euro da Google per risarcire i danni alla web reputation della Antica Pizzeria Brandi
Noiconsumatori.it contro Google. Il colosso di Mountain View sarà citato in giudizio dall’avvocato Angelo Pisani, fondatore di noiconsumatori.it, per i gravi danni d’immagine e patrimoniali causati ad uno dei simboli di Napoli nel mondo, la storica Pizzeria Brandi, “definitivamente chiusa” su internet secondo il famoso motore di ricerca.
Ad aprile scorso il titolare della antica Pizzeria Brandi è stato contattato da alcuni albergatori e clienti che gli hanno chiesto quale fosse la causa della “improvvisa chiusura definitiva” dello storico esercizio commerciale. Il titolare, che ovviamente non aveva mai chiuso, ha così appreso che da qualche tempo su Google la Pizzeria Brandi risultava “chiusa definitivamente”. Tanto che tutti gli utenti del principale motore di ricerca sul web, cercando l’indirizzo della pizzeria, comprese informazioni, indicazioni stradali, etc, venivano raggiunti dalla falsa notizia della chiusura e ovviamente spargevano tale voce, con relativi commenti e considerazioni.
Una situazione gravissima, durata almeno fino a maggio quando, dopo i numerosi reclami dei gestori, l’errata informazione è stata finalmente cancellata, mentre ora resta da spiegare al pubblico la falsa notizia, sfruttata ad arte anche dalla concorrenza.
«E’ gravissimo quanto accaduto alla Pizzeria Brandi», tuona il presidente di noiconsumatori.it, avvocato Angelo Pisani, che dopo aver ottenuto la cancellazione della falsa e pregiudizievole notizia, sta approfondendo la vicenda per l’accertamento ed il risarcimento milionario di tutti i danni causati al marchio Pizzeria Brandi, con sede anche a Dubai e prossimo sviluppo in America. «Non è certo la prima volta che questo accade – osserva Pisani – già altri casi di pregiudizi e danni alla reputazione di persone o marchi per diffamazione e/o errori e tardiva cancellazione di motori di ricerca si sono verificati, perciò sappiamo che oggi è più difficile e gravoso riparare a tali situazioni, che si propagano come un maremoto». «Ed anche stavolta i signori di Mountain View dovranno spiegare come questo sia accaduto e dovranno provvedere al risarcimento, fino a ripristinare e sanare i danni all’immagine causato al marchi Brandi», aggiunge Pisani, che annuncia l’azione legale contro il colosso, a tutela della web reputation del marchio Pizzeria Brandi. L’avvocato chiede inoltre al legislatore una nuova normativa a tutela delle persone che, per errore o altro, nel veloce mondo di internet possono essere spazzati via e distrutti senza un’idonea difesa e senza che vi siano attualmente le dovute cautele.
«Già al tempo degli elenchi telefonici – dice ancora l’avvocato Pisani – gli effetti negativi e pregiudizievoli di simili errori, che non avevano la portata del web e di internet, sono stati più volte riconosciuti e quantificati in tribunale dai giudici, che hanno assegnato risarcimenti a diverse ‘vittime’ e punito i responsabili, ma ora la diffamazione su internet è diventata un grave e urgente problema da risolvere tempestivamente, per il bene delle tante persone e aziende che denunciano il fenomeno, come rileviamo anche attraverso Noiconsumatori.it».
«E’ evidente – conclude Pisani – che se parliamo di web, con milioni e milioni di utenti ogni giorno da tutte le parti del mondo, i danni per le parti offese o pregiudicate da simili situazioni diventano incalcolabili. In questo caso può essere considerata simbolica una somma da un milione di euro, ed è quanto chiederemo a Google in nome e per conto di uno storico emblema di Napoli qual è l’antica Pizzeria Brandi, emblema improvvisamente dato per “morto” e addirittura definitivamente, causando gravissimi danni all’immagine, oltre che patrimoniali, anche a vantaggio della concorrenza».
È la prima richiesta risarcitoria milionaria della nota pizzeria napoletana contro Google per cancellazione dal web, dove risultava per settimane definitivamente chiusa nel mondo – da ricordare che hanno sede anche a Dubay – prima che intervenisse l’azione legale di Pisani.
Leggi la prima rassegna stampa
Qui sotto, la falsa informazione sul web
Per un errore di soli 10 giorni un milione di euro sembra un po eccessivo.Ma quanto costa una pizza da Brandi?
Non credo costi 1 milione di euro