Un Natale ecosostenibile con l’ albero di cartoncino riciclato.
Manca oramai poco meno di un mese al Natale, uno dei momenti più aspettati da bambini, genitori e negozianti.
Uno pensa al Natale e le prima cosa che viene in mente, dopo i regali e la consequenziale corsa frenetica all’acquisto, sono gli addobbi. Luminarie, presepe e, dulcis in fundo, l’albero! L’albero che nella storia ha subito diverse trasfigurazioni: dall’abete originale si è passati al tanto amato odiato alberello di plastica. Il primo ha un suo fascino particolare, ma comporta anche lo sradicamento di tante e tante piante che finiscono il loro ciclo generalmente in discarica (che fine ingloriosa). Il secondo può essere realistico quanto ci pare, ma non raggiungerà mai gli standard del primo. E poi lo smaltimento di un albero di Natale di plastica non è decisamente una cosa semplicissima. Quest’anno ci sarà però una nuova alternativa: l’albero di Natale in cartone riciclato. Ora, il fascino non sarà lo stesso, la somiglianza con gli altri neanche, ma l’idea risulta quantomeno interessante. L’intuizione è arrivata al secondo produttore europeo di cartone riciclato, il Gruppo Reno De Medici di Milano. Un modo diverso per santificare il Natale, facendo del bene almeno alla nostra Terra così tante volte violentata dalla mano umana e che trova, per paradosso, proprio nel Natale una sfida ardua da sorreggere a causa dei consumi alle stelle. Una goccia in un oceano che difficilmente avrà un impatto effettivo e concreto, ma se le gocce si moltiplicassero. In nostro soccorso arrivano prima di tutto degli accorgimenti, anzi una minilista, compilata due anni fa dall’American Chemical Society in collaborazione con l’ACS Green Chemistry Institute.
Le parole d’ordine sono riciclare, riutilizzare, riproporre e ripensare. Quattro R quindi, ma vediamo nel concreto.
Riciclare in primis la varia paccottiglia composta da carta da regalo, nastri, fiocchi e così via. E, se si ha un vero albero in casa, riutilizzarlo in qualche modo: reimpiantarlo o riciclare il legno in qualche modo (sempre meglio del cassonetto!)
Riutilizzare anche la carta che c’è in casa per i pacchi. Non sarà bella come quella classica, ma almeno qualche albero (per il momento) lo si salva.
Riproporre roba che è in casa e finirà inevitabilmente al macero. Non di certo per via regalo che non sta bene, ma in qualche altro modo: pacchi, addobbi. Insomma creatività, anche per uscire dalla solita routine natalizia.
Ripensare le cose che si regalano o acquistano. Magari puntare a regali ecosostenibili, anche gastronomici. E niente letterine natalizie, le e-cards sono state inventate anche per quello!
Insomma, saranno anche gocce di un oceano, ma moltiplicate per milioni fanno la differenza.