Unione petrolifera: “Benzina troppo cara?Per tagliare i prezzi chiudere 6mila impianti”
L’infinita diatriba sul caro-carburanti si arricchisce di un altro capitolo. Questa volta ad alimentare la polemica è lo stesso presidente dell’Unione petrolifera De Vita
che, intervenendo a “Mattino Cinque” ha attaccato le associazioni dei
consumatori affermando che la presunta “doppia velocità dei prezzi del
greggio di cui spesso parlano è una favola inventata da loro per far
presa sul pubblico”. A suo avviso non c’è speculazione e l’unico modo
per limare i listini è quello di riorganizzare la rete tagliando
5-6mila impianti. Si recupererebbero così i “3-4 cent che ci dividono
dall’Europa”.
Per
il presidente De Vita nel nostro Paese ci sono troppi distributori di
benzina. “Abbiamo proposto di chiuderne 5-6.000 per avvicinarci
all’Europa. Bisogna sviluppare cose che le aziende sono disposte a fare
come il self service in maniera che possiamo raffrontare il prezzo
Europa, che è tutto self service, con il prezzo Italia che adesso
invece non è self service e quindi è più alto”. Si recupererebbero in
questo modo quei 3-4 cent che è sostanzialmente la differenza tra noi e
il resto del Vecchio Continente.
Riguardo all’aumento dei prezzi
del carburante il numero uno dell’Up ha affermato che “vanno correlati
a quelli internazionali dei prodotti finiti” e non solo all’andamento
del petrolio. Sulla presunta doppia velocità ha parlato di una “favola”
costruita dalle associazioni dei consumatori: “Fa presa sul pubblico –
ha proseguito – perchè quando il prezzo la benzina sale il pubblico è
infastidito e quando scende nessuno lo dice, nessuno se ne accorge,
sembra quasi che il prezzo salga soltanto, ma se fosse così saremmo
arrivati a 5 euro e invece oscilliamo sempre intorno agli stessi
numeri, una settimana sale e una settimana scende, ci sono le
impennate”.
Infine De Vita ha parlato dell’allarme raffinazione:
“Dovremmo affrontare nel prossimo futuro la crisi del sistema di
raffinazione quantomeno europeo, avremo esuberi di produzione – ha
spiegato – che in qualche maniera bisognera’ riportare a esigenze di
mercato”. Anche nel settore petrolifero, ha concluso, “sta arrivando
pesantemente la concorrenza del estremo oriente, operano con costi più
bassi, perchè hanno costi ambientali molto ridotti”.
benzina Buongiorno, credo che noi consumatori dobbiamo organizzarci e intraprendere uno sciopero del consumo del carburante. spero che qualche organizzazione prenda sul serio questo argomento, oppure questi petrolieri ci massacreranno con i prezzi. un saluto e grazie. Luigi