Unità sanitaria di risveglio
È scandalosa ed inammissibile, denuncia in una nota l’Avv. Angelo Pisani – Presidente dell’Associazione Noi Consumatori- la mancanza solo nella regione Campania di un’unità sanitaria di risveglio per la cura dei malati in coma vigile, come la giovane Lilly, una graziosa ragazza di 26 anni, costretta a vivere da oltre un mese nella rianimazione dell’ospedale San Paolo, senza che venga rispettato il suo diritto alla vita e che venga adottato alcun rimedio per la tragedia in cui vive la sua famiglia e tutti i napoletani che assistono a tanta indifferenza.
L’Avv. Pisani, incaricato dagli amici di Lylly di presentere un esposto sul caso/dramma di Lylly alle Autorità competenti e di organizzare una petizione per sollecitare l’intervento dei Presidente Ciampi e Berlusconi, tanto attivatisi per la salvezza delle due Simone o in altri casi particolari, definisce inaccettabile ed ingiustificata l’omissione e l’incapacità delle istituzioni sanitarie preposte per non essersi attivate a prestare ogni possibile e necessaria cura alla salute e salvaguardia della vita di Lylly, per non aver organizzato immediatamente un’unità di risveglio o essersi adoperati per trasportare ed ospitare la paziente in pericolo di vita in un altro centro specialistico -dove sembra non esserci posto e che siano a numero chiuso -, costringendo la graziosa ragazza di 26 anni, a vivere da oltre un mese nella rianimazione dell’ospedale San Paolo, senza alcuna comprensione per la tragedia in cui vive la sua famiglia e tutti i napoletani che assistono a tanta indifferenza.
La giovane Lylly, ricorda Pisani ai responsabili della Sanità in Campania dove addirittura si paga un costo maggiore per la benzina a favore della spesa sanitaria, e’ vittima di lungo blocco respiratorio che ha ucciso le cellule del suo cervello, per questo vive da oltre un mese nella rianimazione dell’ospedale San Paolo a seguito delle drammatiche conseguenze provocatele dall’assunzione di una dose di eroina, droga dalla quale si era allontanata da oltre un anno, la paziente è in coma vigile: ha gli occhi aperti e respira autonomamente, ma è costretta a rimanere ancora in quel reparto solo perché in Campania manca un’unità di risveglio, rischiando di rimanerci per mesi con una possibilità altissima di contrarre infezioni ospedaliere che quasi sempre si rivelano fatali per i ricoverati.
Cosi’ a dispetto dell’indifferenza delle istituzioni, mentre Lilly è al San Paolo da oltre un mese, trascorrendo le giornate in mezzo al letto con il cervello in blackout, i suoi amici del Vomero hanno dato vita al «Comitato il Risveglio» che ha organizzato per il tardo pomeriggio di oggi una fiaccolata che, partirà alle 19,30 da piazza Vanvitelli e si concluderà intorno alle 20,30 dopo il ponte di via Cilea. Una manifestazione pacifica in aiuto dei cerebrolesi gravi che nella nostra regione restano
Ottimo Ottima iniziativa
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Centro di riabilitazione Mi sembra che ce ne sia uno a Somma Vesuviana. http://www.cemsmdp.it
Centro di riabilitazione Mi sembra che ce ne sia uno a Somma Vesuviana. http://www.cemsmdp.it
Scusate… Controllando meglio ho notato che quello è un centro per riabilitazioni fisioterapiche… scusate 😉 p.s: ho postato 2 volte lo stesso commento perché avevo dimenticato di votare