Università, 60 milioni per aule e laboratori
Pioggia di soldi sulle università campane e sui conservatori. Per
finanziare la ricerca e valorizzare la formazione a 360 gradi. Ma anche
per potenziare e rendere sempre più competitivo il sistema
universitario campano. A garantire le nuove opportunità di sviluppo e
di crescita per gli atenei campani saranno i finanziamenti regionali
derivanti dalla legge 13 del 2004. Serviranno per dare vita e gambe ad
oltre 70 progetti che spaziano dall’adeguamento strutturale ed
infrastrutturale dei luoghi per la didattica e dei laboratori, alla
riqualificazione degli ambienti fino al ricorso alla manutenzione
straordinaria per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Ieri
la Regione ha ufficialmente presentato, dopo l’approvazione, i progetti
e ciò consentirà l’attivazione immediata di investimenti per oltre 60
milioni di euro. Serviranno a potenziare e rendere più competitivo il
sistema universitario. A questi fondi andranno poi ad aggiungersi
prossimamente altri 10 milioni, già presenti sulla programmazione 2009.
Ma ci saranno investimenti anche da parte delle università: circa 15
milioni di risorse proprie, per finanziare i progetti presentati. Nel
corso di una conferenza stampa il presidente della Regione Antonio
Bassolino e l’assessore all’Università Nicola Mazzocca hanno presentato
i progetti finanziati dalla Regione alle università, ai conservatori e
all’Accademia delle belle arti della Campania. Erano presenti anche i
rettori, da Guido Trombetti della Federico II a Francesco Rossi della
Sun, da Gennaro Ferrara della Parthenope a Francesco Maria De Sanctis
del Suor Orsola Benincasa, e poi Raimondo Pasquino dell’università di
Salerno, Filippo Bencardino dell’università di Benevento; Giovanna
Cassese e Sergio Sciarelli rispettivamente direttrice e presidente
dell’Accademia delle belle arti di Napoli; Achille Mottola, presidente
del Conservatorio di Benevento; i rappresentanti degli studenti nel Cur
Luigi Napolitano, Vincenzo Sansone e Stanislao Di Lucia. «Investiamo
risorse regionali per sostenere progetti importanti presentati dalle
università a cui aggiungiamo fondi Ue – ha detto Bassolino – Stanziare
fondi per la ricerca è fondamentale perché costituisce un elemento
essenziale di sviluppo economico e civile». La crescita delle
infrastrutture immateriali, ha poi sottolineato Bassolino, «è andata di
pari passo, in questi anni, con quella delle infrastrutture materiali
cioè Alta velocità e sistema metropolitano». «Sono state scelte
prioritarie – ha spiegato – perché i due tipi di infrastrutture,
trasporto da un lato e ricerca e università dall’altro, sono le gambe
dello sviluppo». Soddisfazione anche da parte dei rettori. «Uno sforzo
da apprezzare – ha detto Trombetti, anche a nome degli altri rettori –
siamo coscienti delle difficoltà del momento e che coinvolgono il
nostro Paese e tutto l’Occidente. Questi progetti sono il segnale che
il rapporto tra mondo universitario e Regione è proficuo – ha concluso
– Speriamo che non vengano mai a mancare questi finanziamenti regionali
perché ci ritroveremo in grandissime difficoltà che ricadrebbero
soprattutto sugli studenti, la vera ragione di esistere del mondo
universitario».