Usa, maxi risarcimento a Facebook
Buone notizie per Facebook. Il social network si è visto riconoscere
infatti il diritto a 711,2 milioni di dollari di danni in una causa
contro Sanford Wallace, il “re” dello spamming. Secondo quanto
contenuto nei documenti depositati presso una corte federale di San
Jose, in California, Wallace non si è opposto alla decisione,
presentandosi in aula lo scorso 18 settembre.
Facebook aveva denunciato Wallace lo scorso febbraio per essere entrato
negli account dei suoi utenti senza il loro permesso e aver inserito
messaggi e post nelle loro bacheche. “Anche se non ci aspettiamo di
ricevere buona parte del risarcimento, speriamo che questo agisca da
deterrente in futuro”, spiega un portavoce del social network sul blog
aziendale. Wallace invece non ha voluto commentare la condanna.
Non è
la prima volta che il giovane ha guai con la giustizia: nel 2008,
assieme al suo socio Walter Rines, fu costretto a versare a My Space la
considerevole cifra di 234 milioni di dollari, per aver sparso sul web
più di 800 mila inserzioni pubblicitarie. La sua tecnica è sempre la
stessa: entra abusivamente nei siti degli utenti dei social network,
rubando migliaia di password, quindi invia milioni di messaggi
commerciali. Azioni apertamente vietate da una legge americana, il
Can-Spam Act, varata nel 2003 da George W.Bush. “Tutta la
documentazione raccolta – ha detto il giudice Jeremy Fogel – dimostra
che Wallace ha intenzionalmente violato la legge, disprezzando
vergognosamente Facebook e i suoi abbonati”.