Usa, perde 127 mln di dollari e fa causa a due casinò di Las Vegas
Un 52enne frequentatore incallito dei tavoli da gioco ha speso, in un solo anno, quasi 127milioni di dollari (86 milioni di euro) portando alla rovina oltre a se stesso anche la fiorente attività che il padre gli aveva lasciato in eredità. Ora intenta una causa contro i due casinò di Las Vegas che frequentava, sostenendo di essere stato indotto a giocare. Nella giornata peggiore ha perso 5 milioni di dollari.
La sua striscia negativa è tra le più lunghe mai registrate al mondo,
un anno intero durante il quale non ha mai vinto. Un anno che lo ha
alleggerito di una cifra pari a 127milioni di dollari, ovvero il 5,6 %
degli introiti netti delle due case da gioco in cui regolarmente si
recava. Ora sostiene che i drink bevuti durante le sue visite ai casinò fossero volutamente drogati
e che la sua volontà fosse in qualche modo manipolata dai medicinali
che gli venivano somministrati insieme ai liquori che vengono offerti
ai clienti più facoltosi.
Il “Nevada Gaming Control Board”, la
commissione di vigilanza del Nevada sul gioco d’azzardo, ha aperto
un’inchiesta per stabilire se, almeno nel caso del 52enne di origini
giapponesi, i casinò abbiano qualche responsabilità. La società
Harrah’s che, tra le tante, gestisce anche le sale da gioco frequentate
dall’uomo, lo ha denunciato perché non intende pagare altri 14,7
milioni di dollari che gli sono stati anticipati a titolo di credito.
Le leggi del Nevada sono molto severe per quanto riguarda i debiti di
gioco e se il tentativo del signor Watanabe di rimpossessari almeno di
parte dei suoi averi non andasse a buon fine, rischierebbe fino a 28
anni di carcere.
Per fare fronte alle sue ingenti perdite, lo sfortunato scommettitore
si è ridotto sul lastrico, ha venduto tutto quello che possedeva e,
poco a poco, ha visto tramontare il suo impero aziendale,
un’avviatissima attività di import-export che il padre aveva avviato
appena giunto in America nel 1932 e sapientemente amministrato per
oltre 70 anni. Le indagini per il momento non danno molte possibilità
al 52enne. Durante le prime fasi degli interrogatori, il personale dei
due casinò nega che la direzione abbia dato disposizione di drogare i
suoi drink e, al contrario, dicono di avere spesso ricevuto laute mance
dal signor Watanabe, in alcuni casi anche di 20mila dollari. Oltre a
ciò la Harrah’s è già riuscita a dimostrare alle autorità di essere
molto attenta ai giocatori patologici e di averne allontanati molti non
appena nutrito il dubbio che il vizio del gioco stesse minando le loro
possibilità economiche.