Usa,”troppo grasso per assicurarlo”
E’appena nato e già gli negano la copertura sanitaria. In Colorado un
bimbo di quattro mesi è rimasto senza polizza sulla salute perché
considerato troppo grasso dalle compagnie assicurative. La notizia,
pubblicata dal quotidiano Denver Post, ha suscitato indignazione in
tutto il paese e ha fatto del neonato un simbolo dei problemi che
affliggono la sanità americana.
Il giorno in cui Alex Lange è venuto al mondo nell’ospedale di Grand
Junction la bilancia segnava quattro chili, come nella media dei
neonati. Il bimbo è in perfetta salute ma da quando ha iniziato a
poppare il latte, il suo peso è raddoppiato, arrivando a circa 8 kg.
Nel linguaggio delle compagnie questo significa una sola cosa: grasso.
Alex è fuori dai parametri per ottenere la copertura sanitaria perché
rientra nel 99esimo percentile rapportato ad altezza e peso dei
neonati, che ricevono l’assicurazione solo se stanno entro il
95esimo percentile.
L’obesità fa di Alex un rischio finanziario che nessuna società è
disposta a correre. Per questa ragione quando i suoi genitori si sono
presentati con il cappello in mano a chiedere una polizza, si sono
visti sbattere la porta in faccia con la frase “Vostro figlio è troppo
grasso per noi. Ci dispiace”. Morale: se al bimbo succede qualcosa,
rischia grosso.
“Capirei se noi potessimo
controllare quello che mangia. Ma ha solo quattro mesi e va avanti
esclusivamente succhiando il latte dal capezzolo”, ha detto il signor
Lange. “Non possiamo metterlo su un tapis roulant. E’assurdo tutto
questo”.
“Non ho intenzione lasciarlo senza nutrimento per farlo rientrare
entro quel numero 95”, ha affermato la madre. “Non voglio sentirlo
urlare e piangere dalla fame, è solo un neonato”.
A questo punto ai Lange resta una sola speranza: che Alex cominci a gattonare presto. Forse questo lo farà dimagrire.