Usurai si facevano pubblicità sui giornali
Una
società che formalmente operava nel campo immobiliare, ma che
nascondeva in realtà una vera e propria attività usuraia, le cui
vittime venivano attirate con inserzioni sui giornali. È quanto hanno
scoperto i militari della Guardia di Finanza di Torino, che hanno
arrestato 3 persone (due in carcere, una ai domiciliari) in seguito
alla denuncia di un artigiano, che aveva ricevuto in prestito 130 mila
euro e ne ha restituiti oltre 300 mila. Provato da anni di sacrifici,
pressioni e ricatti, la vittima si è infine decisa a rivolgersi alle
autorità. Le indagini scaturite dalla querela hanno permesso di
risalire alla società gestita dai tre arrestati.
A cadere nella
loro rete sono state diverse persone, che hanno risposto ad annunci
pubblicitari apparsi du due periodici molto diffusi nel torinese. Nelle
inserzioni venivano pubblicizzate operazioni di sconto titoli, ma in
realtà la proposta pubblicitaria nascondeva quella che gli
investigatori ritengono una vera e propria attività usuraia, praticata
attraverso sconto titoli/assegni e prestiti per i quali i «clienti»
pagavano interessi di molto superiori al tasso massimo consentito dalla
legge, oscillanti tra il 46 e anche il 60%. L’attività andava avanti
dagli anni ’90, periodo in cui la società risulta aver erogato prestiti
per un valore di almeno un milione e duecentomila euro, a fronte dei
quali avrebbe ottenuto la restituzione di una somma di gran lunga più
elevata.
Gli arrestati sono residenti a Torino, Settimo
Torinese e Rivoli e hanno, rispettivamente, 51, 53 e 78 anni
(quest’ultimo è ai domiciliari).