Vacanze&aeroporti, Enac ‘I passeggeri avranno più servizi: meno ritardi, più sicurezza’
«I passeggeri non sono pacchi, ma persone.
E soprattutto sono passeggeri paganti, è su di loro che si regge tutto.
Non è più tollerabile vederli aggirarsi stralunati per gli aeroporti,
con il loro volo che ritarda e invano a caccia di uno straccio
d’informazione…».
Vito Riggio, presidente dell’Enac,
la nostra Authority per dell’Aviazione Civile, è appena sbarcato (in
orario) nella sua Sicilia dopo una lunga giornata romana, forse la più
lunga di questi ultimi due mesi, spesa a rimettere in pista, se il
termine è consentito -o comunque a rilanciare verso standard decenti,-
lo scalo più importante del Paese, Fiumicino.
C’è stata la prevista lavata di capo per Alitalia?
«Diciamo che eravamo arrivati a un calo di puntualità drammatico e che
quindi c’era bisogno di un momento di riflessione serio insieme ad Alitalia e Aeroporti di Roma,
la società che gestisce lo scalo. E che questa riflessione si è
conclusa positivamente. Già nella serata di mercoledì, a voler essere
precisi, Alitalia e Adr erano arrivate a un piano d’emergenza comune,
mostrando uno spirito di collaborazione francamente mai visto».
Cosa deve aspettarsi, allora, il povero viaggiatore in partenza per le vacanze?
«Gli impegni che hanno preso Alitalia e Adr mi sembrano seri e
credibili, anche se rimane una situazione di grande fragilità. Ma
l’assunzione di 300 nuovi addetti fra il personale di terra e lo
smistamento bagagli può davvero migliorare di molto le cose. E poi c’è
l’incremento del 30 per cento dei varchi di sicurezza che dovrebbe
ridurre code e disagi proprio nei giorni topici tra fine luglio e
inizio agosto, insieme al tanto atteso potenziamento del sistema per le
informazioni ai passeggeri. Ho deciso che anche il nostro personale
dovrà indossare giubbetti riconoscibili. La gente non deve sentirsi mai
sola all’interno dello scalo».
A quando la prima verifica di questo piano d’emergenza?
«Prestissimo, i primi di agosto ci riuniremo di nuovo e faremo un
bilancio. Vedrete, l’estate passerà meglio di come era cominciata. E
l’estate prossima potremo finalmente cogliere qualche risultato
definitivo. Noi saremo qui a controllare, ma non a sanzionare, perché
quando arriva la sanzione vuol dire che il passeggero il disagio già lo
ha subito».
Alitalia ha contestato i drammatici dati da voi raccolti?
«Non c’è stata nessuna discussione su quei dati. Anzi, non abbiamo avuto neppure la necessità di illustrarli: li aveva già pubblicati Il Messaggero mercoledì mattina».
Dica la verità, Fiumicino può essere considerato oggi un aeroporto con standard europei?
«Per quel che riguarda la sicurezza certamente sì. Quanto ai
servizi, invece, alla puntualità dei voli, alle rampe, ai bagagli,
siamo ancora fra gli scali di qualità medio-bassa. E invece dovremo
impegnarci per entrare nella fascia medio alta, quella che ci compete.
Abbiamo affidato ad Alitalia un obbiettivo: il raggiungimento dell’80
per cento di puntualità dei voli da Fiumicino. Si può fare, Linate già
lo fa, dobbiamo assolutamente raggiungerlo».
A mente fredda, cosa c’è stato dietro questa primavera così critica?
«Innanzitutto il faticoso processo di integrazione tra Alitalia e Air One,
finalmente compiuto. I rispettivi sistemi finalmente comunicano, le
biglietterie pure. Poi l’imprevista ripresa del traffico aereo può aver
aver colto Alitalia un po’ di sorpresa, con una inadeguata
organizzazione del personale di terra. E qui infatti arrivano i
trecento nuovi addetti. Ma aziende come queste sono chiamate anche a
dare dimostrazioni di grande flessibilità. E ora sta accadendo».
I reclami della gente arrivano anche all’Enac, c’è una storia particolare che ricorda di questi ultimi mesi?
«I reclami arrivano all’Enac, ma soprattutto ai giornali Ed è quelli
che spulcio personalmente ogni mattina, anche i giornali di provincia.
E lì che la gente si sfoga. E lì che vuota il sacco».