Valanga di firme contro il canone Rai
Migliaia di mail in poche ore hanno intasato
la posta del Giornale. Dopo la campagna lanciata dalle colonne del
nostro quotidiano sono arrivate lettere piene di consigli, domande,
dubbi e suggerimenti sulle modalità di disdetta del canone Rai. Ecco
perché abbiamo deciso di attivare la casella di posta elettronica [email protected].
Ricordiamo che per non pagare più il canone basta una raccomandata con
ricevuta di ritorno indirizzata a Agenzie delle entrate Ufficio Torino
1 – Sat Sportello abbonamenti TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino,
allegando un versamento di euro 5,16 sul conto corrente 3103 intestato
allo stesso ufficio torinese dell’Agenzia delle Entrate in cui si
chiede «la cessazione del canone tv». Scarica e stampa il modulo.
Si tratta di una richiesta che rispetta la disciplina di legge vigente.
Se presentata entro il 31 dicembre, la dispensa dal pagamento del
canone scatta dal 1° gennaio dell’anno successivo.
La richiesta deve altresì riportare l’ulteriore richiesta di mandare «i
propri incaricati ad insaccare (in un sacco di juta o di plastica) e
sigillare il televisore che l’utente dovrà mettere a loro disposizione
che così recita: «Intendo far suggellare il mio televisore ed indico il
numero del mio abbonamento n°…».
La ricevuta di ritorno va conservata finché
il funzionario dello Sportello abbonamenti tv o la Guardia di finanza
su incarico della Sat, viene a bussare a casa vostra su appuntamento
«concordato in precedenza». Perché per entrare coattivamente in una
casa privata senza incorrere nel reato di violazione di domicilio serve
un mandato del magistrato.
Spetterà alla Sat, dunque, inviare un modulo di dichiarazione
aggiuntiva (da rispedire) dove dovranno essere indicate marca della tv,
ubicazione in casa e disponibilità oraria per procedere all’operazione.
Se non dovesse venire nessun funzionario o
agente delle Fiamme gialle, non c’è comunque alcun rischio di incorrere
nell’eventuale reato di evasione fiscale, visto che in questo caso è lo
Stato a essere in torto. Nessuno può contattarvi per chiedere se avete
o meno in casa una tv (c’è una comunicazione ad hoc del Garante della
Privacy) e che in caso di ispezione qualsiasi atteggiamento si ritenga
fondatamente minaccioso, inquisitorio o intimidatorio – sostiene il
Garante sul sito http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1504209 – può essere segnalato allo stesso Garante.
[email protected]
va bene il canone, ma bisogna mobilitare la piazza contro La sinistra parassitaria e poteri forti vi ho anticipato di un anno. Ho didetto il canone un anno prima. Ma ora la sfida è una manifestazione "arrabbiata" contro questa sinistra inutile ma parassitaria,giudici organici alla sinistra e ai poteri forti e tutti quelli che pensano impunemente di rapinarci del voto.