Vendevano falsi diplomi, ora in manette
diplomi di formazione professionale per addetti ad attività connesse all’igiene
degli alimenti, tre uomini e una donna sono stati accusati di associazione per
delinquere, concussione e falsità commessa da pubblici ufficiali dalla Procura
della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ha coordinato le
indagini. È sulla base di queste accuse che i carabinieri della compagnia
di Santa Maria Capua Vetere e della stazione di Grazzanise stanno hanno
eseguito, dalle prime ore dell’alba, in varie località della provincia di
Caserta e Benevento, cinque provvedimenti cautelari nei confronti di persone
appartenenti ad un’organizzazione formata da funzionari dell’Asl e dal
presidente di «Acli -Terra Campania per la legalità», ente che si occupa della
gestione di beni confiscati alla camorra.
Gli indagati – fanno sapere i carabinieri –
costringevano titolari di esercizi commerciali a consegnare somme di denaro per
rilasciare falsa documentazione attestante la frequenza ed il superamento di
corsi (in realtà mai avvenuti) di formazione e di aggiornamento, obbligatori
per gli addetti ad attività connesse all’igiene degli alimenti.
Claudia Petruccelli