Vendita di farmaci su internet. Il «low cost» che si può pagare caro
Nei giorni scorsi una vasta operazione di polizia internazionale (Pangea V) ha inferto un importante colpo alla vendita online di medicine potenzialmente pericolose da parte di farmacie illegali. Risultati come questi sono da accogliere con sollievo e soddisfazione, ma, come ha commentato significativamente il quotidiano finanziario Financial Times, il problema, in questo caso, va ben oltre il danno economico patito dalle industrie farmaceutiche titolari dei legittimi brevetti sui principi attivi. Qui il rischio è grande anche e soprattutto per i pazienti/clienti. Una medicina fasulla può far male o anche uccidere, attivamente, attraverso eventuali sostanze tossiche, o passivamente, facendo credere a una persona che sta assumendo una terapia mentre, in realtà, sta prendendo (nel migliore dei casi) acqua fresca.
PENE TROPPO MITI – La rapida crescita del mercato dei farmaci contraffatti ha diverse spiegazioni. La prima è che a livello internazionale le pene previste per la vendita online di farmaci falsi sono molto più miti rispetto a quelle previste per il traffico di droga, quindi le organizzazioni criminali stanno «investendo» sempre di più su questo business. La seconda è che in Paesi, come per esempio gli Usa, senza una copertura sanitaria universale, la tentazione di risparmiare online rispetto ai costi che si trovano nelle vere farmacie (anche in quelle online, ma serie) è grande. Ma non si tratta solo di questo, visto che il fenomeno sta dilagando anche in Europa, dove l’accesso alle cure è, in media, più garantito.
RISCHI ELEVATI – Nel Vecchio Continente, se è vero che cominciano a essere segnalati acquisti di antibiotici o antitumorali di dubbia provenienza, il grosso del mercato è rappresentato da rimedi contro la disfunzione erettile, ma anche da antidepressivi e dimagranti, cioè medicine per le quali esiste uno stigma o la cui prescrizione può essere negata scientemente dal medico. Di fronte a un fenomeno con questi connotati, oltre che invocare maggior rigore e impegno da parte degli organismi chiamati ad arginarlo, è ancora più importante appellarsi al buon senso individuale. Ciascuno deve essere cosciente che in questo genere di low cost, la merce si paga poco, ma rischia di costare parecchio.