Venezia, operaio fa 6 al Superenalotto ma il tabaccaio non gioca la schedina
VENEZIA
La vicenda, tanto paradossale da sembrare quasi fantozziana, è avvenuta
Solo in quel momento, passando la giocata su un diverso terminale,
Inevitabili le scuse del tabaccaio che però, di certo, non hanno
«Il danno subito dal mio assistito – ha dichiarato l’avvocato Pavanetto
(18 marzo) – C’è il 3 e ci sono anche il 4, il 7, il 44, il 52 e l’89.
Un “sei” in piena regola al Superenalotto. Roba da quasi 37 milioni,
una cifra che può cambiare la vita. Ma per Thomas Peretti,
trentasettenne di Eraclea (Venezia), nessuna gioia, nessun
festeggiamento: la schedina infatti non era stata giocata dal tabaccaio
di fiducia.
nel novembre del 2008. Peretti, all’epoca operaio, oggi disoccupato e
con quattro figli da mantenere, si recò alla tabaccheria Grigolon di
Eraclea per giocare un sistema da 7 euro sul quale puntava con
assiduità da circa sei mesi. Il terminale, però, era momentaneamente
fuori servizio, e così l’uomo lasciò al gestore la schedina e il denaro
per la giocata chiedendo di essere avvertito qualora il disservizio non
venisse risolto in tempo utile per poter giocare il sistema in un’altra
tabaccheria. Solamente qualche minuto dopo le 19.30, quando già si
erano chiuse le giocate, il tabaccaio contattò lo sfortunatissimo
giocatore per dirgli che il terminale non aveva ripreso la linea e che
non aveva potuto giocare la schedina. Il giorno seguente Peretti, che
non aveva ancora saputo che i suoi numeri erano proprio quelli
vincenti, tornò alla ricevitoria per ritirare la schedina ed il denaro.
scoprì che avrebbe centrato un clamoroso “sei”. Peraltro nessuna
schedina risultò vincente all’estrazione del 18 novembre 2008: a
Peretti, dunque, sarebbe stato assegnato l’intero premio di
36.718.687,18 euro. Con la stessa giocata, tra l’altro, l’uomo avrebbe
indovinato anche quattro combinazioni da “tre”: una cifra comunque
irrisoria rispetto ai milioni di euro andati in fumo.
consolato il potenziale milionario. Ed infatti la vicenda passerà ora
nelle aule dei tribunali: Peretti, infatti, si è rivolto all’avvocato
Luca Pavanetto di San Donà di Piave per chiedere al titolare della
tabaccheria Grigolon il risarcimento del danno. Pochi giorni fa è stato
depositato l’atto introduttivo del giudizio, la cui prima udienza è già
stata fissata per il prossimo 10 giugno.
– non è solo un mero danno materiale, ma un vero e proprio
stravolgimento della sua vita e di quella della sua famiglia che merita
il più ampio ristoro. Il mio cliente aveva rispettato il suo
appuntamento con la dea bendata, ma qualcuno, per negligenza, ha
colpevolmente vanificato ogni cosa».