Venezia, rischio di crolli al cimitero Con il caschetto per visitare i morti
VENEZIA – Al cimitero con il caschetto. E’ questa la misura
straordinaria prevista per i visitatori che si recano al cimitero di
San Michele a Venezia, almeno per coloro che vanno a rendere omaggio ai
defunti del recinto XXI: qui, nell’ossario 16, sono caduti pezzi di
marmo dalla parte superiore e l’intero manufatto è a rischio crollo.
Per questo Veritas, la società del Comune cui sono affidati i servizi
cimiteriali, ha messo in programma già da un anno alcuni lavori di
straordinaria manutenzione.
La direzione del cimitero ha messo a disposizione le protezioni: si ritirano in portineria (Pattaro/Vision) |
Ma i finanziamenti (previsti dalla Legge speciale per Venezia) non sono ancora arrivati,
così l’ossario è transennato e nei mesi scorsi era vietato accedervi.
Solo che i parenti dei defunti lì sepolti chiedevano di avvicinarsi ai
loculi, così l’azienda ha trovato l’escamotage: per l’ossario 16 è
obbligatorio il caschetto da cantiere e si va solo se accompagnati da
un operatore del cimitero.
«Basterebbero 70-80mila euro per realizzare i lavori, che richiederebbero al massimo tre mesi,
ma i fondi di Legge speciale sono bloccati e i lavori non possono
partire», ha spiegato l’azienda impegnata in una serie di interventi di
straordinaria manutenzione al cimitero di San Michele: «Dobbiamo tenere
conto che il cimitero sorge su un’isola e che i movimenti del terreno –
spiegano ancora da Veritas – provocano danni costanti, che mettono in
serio pericolo la statica delle strutture. Anche perché il cimitero
veneziano ha ormai 150 anni». «Questa è l’ennesima dimostrazione della
difficoltà di gestire la città in mancanza di un pronto adempimento da
parte dello Stato nella messa a disposizione di somme che aspettiamo da
due anni», ha dichiarato il sindaco Giorgio Orsoni.