Verona, non pagano la retta: niente scuolabus per 16 bimbi
VERONA
Per 16 bambini il servizio è stato sospeso alla ripresa
dell’attività scolastica dopo le vacanze pasquali, e dopo aver ricevuto
vari solleciti a pagare la retta di 23 euro al mese, ma in bilico ci
sono altri 93 casi che rischiano di non poter più far salire i figli
sul pulmino del trasporto scolastico comunale a Verona se non
pagheranno gli arretrati.
Il «giro di vite» deciso
dall’amministrazione comunale arriva dopo aver constatato che una
cinquantina di famiglie, su 1117 utenti, dall’inizio dell’anno
scolastico usufruivano del servizio senza aver versato la retta. Dopo
un primo sollecito, circa la metà si è messa in regola, ma per 16
nuclei familiari dal 6 aprile è scattata la sospensione. Il caso ha
sollevato critiche da parte di alcuni genitori che hanno raccontato all’Arena
che la settimana scorsa un autista si è rifiutato di riaccompagnare a
casa due sorelline di una scuola dell’infanzia, che al mattino avevano
regolarmente usufruito del servizio.
Da parte sua, l’assessore
all’istruzione Alberto Benetti ha evidenziato in una nota che la
famiglia delle due bimbe era stata avvertita con ampio anticipo della
sospensione del trasporto dopo aver ricevuto due solleciti e un
incontro informativo in comune sulle possibili agevolazioni. «La
famiglia – ha detto Benetti – non aveva mai pagato nemmeno una rata per
il servizio di trasporto (23 euro al mese, con retta ridotta del 50%
per il primogenito nel caso di due fratelli che usufruiscono
contemporaneamente dello stesso servizio) dall’inizio dell’anno
scolastico». Anche per la mensa è stata pagata solo la prima rata; ma
in questo caso il servizio resterà comunque garantito perchè «il comune
di Verona lo considera essenziale». Dal 2004 al 2009 ammontano a 1,3
milioni i mancati pagamenti di rette per i servizi di mensa e trasporto
scolastico.