Vesuvio, dopo anni si riapre la via di fuga Libera dai rifiuti la statale-killer 268
NAPOLI
(16 marzo) – Mai più strada killer, il triste appellativo con cui è
nota la statale 268, per il numero di incidenti – molto spesso mortali
– che vi si verificano. La rimozione dei rifiuti farà crescere la
sicurezza e soprattutto consentirà l’avvio dei cantieri per il
raddoppio della carreggiata, liberando una fondamentale via di fuga in
caso di emergenza Vesuvio.
Firmato ieri in prefettura l’accordo tra Domenico Semplice,
amministratore della Astir – società in housing della Regione – e
Gavino Coratza, condirettore generale e commissario delegato dell’Anas
per gli interventi sulla 268, per l’avvio della rimozione dei rifiuti
speciali e solidi urbani dalla statale, preliminari ai lavori di
ampliamento. Ieri è stata consegnata anche la prima area di intervento.
I lavori riguarderanno i primi venti chilometri della statale, dalla
confluenza con la tangenziale di Napoli fino a San Giuseppe Vesuviano.
A bloccare l’avvio dei lavori alla doppia corsia finora è stata proprio
la presenza di rifiuti abbandonati lungo l’asse, all’altezza degli
incroci con arterie di minore rilevanza, nelle aree di sosta e negli
stessi imbocchi delle corsie. La rimozione è affidata all’Astir – l’ex
Recam – in quanto società che si occupa per la Regione delle bonifiche
ambientali. L’idea è che un’impresa toglierà i rifiuti e subito dopo
l’altra attaccherà il cantiere, in una sorta di staffetta. Tre mesi e
mezzo il tempo previsto per concludere il primo – e più esteso – degli
otto lotti, nel tratto compreso tra Poggiomarino e Ottaviano. Tre anni
per completare l’intera opera: secondo il cronoprogramma illustrato
ieri in prefettura, il raddoppio completo della statale si otterrà
entro il 30 marzo del 2013.
Quanti rifiuti invadono la 268? Difficile ottenere stime, anche
indicative: sarà possibile, fanno sapere dell’Anas, solo man mano che i
rifiuti saranno rimossi. Meno difficile sapere chi pagherà la
rimozione. Per ora è l’Anas, che metterà a disposizione per
l’operazione 20 milioni di euro: finanziamenti che verranno tirati
fuori dai lavori già pattuiti di ammodernamento della statale.
Per non andare a inficiare l’esito finale degli interventi, la Regione
girerà poi all’Anas dieci milioni per i lavori. Una volta completato
l’intervento, l’Anas dovrebbe rivalersi sui Comuni, nei cui territori
ricadono le aree in questione. «Vedremo come andrà a finire – dice
Coratza – Noi abbiamo il dovere di provarci, visto che per legge la
rimozione spettava agli stessi Comuni». Più vigilanza, grazie al corpo
forestale e alla polizia stradale, anche se sarà difficile frenare gli
sversamenti abusivi in alcune zone, dovuti anche alla presenza della
criminalità.
«Il piano di Protezione civile per le popolazioni che vivono ai piedi
del Vesuvio – prosegue Coratza – prevede che si arrivi fino all’inizio
della rete autostradale».
Lo scorso gennaio è stato approvato il progetto che completerà il
raddoppio della statale 268 con lo svincolo di Angri. Già stanziati
53,4 milioni di euro di fondi europei, da aggiungere ai 132 milioni che
la Regione aveva già assegnato per le altre parti della strada, per un
totale di oltre 185 milioni. «Dopo anni di stallo – dice l’assessore
regionale ai trasporti Ennio Cascetta – si ripristina la legalità in
una situazione assurda». Intanto, oggi sarà aperto alla viabilità il
tratto di circa quattro chilometri all’altezza dello svincolo di
Poggiomarino-San Giuseppe Vesuviano Sud, completamente ammodernato e a
doppia carreggiata, tra i km 16 e 19,854.