Via Partenope scatta la serrata. La rivolta di bar e ristoranti. De Magistris: lungomare resta chiuso
«Siamo esasperati, ormai qui non viene più nessuno». Dal lungomare di Napoli sale il grido d’allarme dei commercianti contro la ztl straordinaria messa a punto dall’Amministrazione in occasione dell’America’s Cup World Series. Blocco delle attività questa mattina su via Partenope: serrande abbassate o tavolini e sedie poste davanti all’entrata di bar e pizzerie sul tratto di strada da Piazza Vittoria a Castel dell’Ovo.
Assemblea permanente. I commercianti, in assemblea permanente per tutta la mattinata, si sono riuniti per stabilire le modalità della protesta e le controproposte da presentare a sindaco e assessore alla Mobilità. «Tutte le attività produttive sono in sofferenza, non solo i ristoratori», spiega Roberto Marinelli, presidente del Centro commerciale Mergellina e tra i coordinatori del Movimento delle attività imprenditoriali di Chiaia. «Ci sono studi professionali che hanno deciso di andare via e imprenditori che da giorni chiudono a scontrino zero. Il Pil di questa città è rappresentato per il 70% dal terziario, così si soffoca il settore e la città muore». «Certe scelte – spiega Della Notte – vanno fatte e lo dirò esplicitamente, abbiamo un grande sindaco qualcosa con lui può veramente cambiare, noi gli chiediamo di farlo insieme, di trovare un sistema per evitare una mazzata, tutti i clienti che un tempo venivano dalla provincia non vengono più».
Incontro con De Magistris. Angelo Pisani, presidente del villaggio Santa Lucia, aggiunge: «Siamo contrari a divisioni e blocchi tra Napoli est e ovest, non ci devono essere zone a cittadinanza limitata». Che continua: «Nel corso dell’assemblea contro la scellerata Ztl è arrivata la telefonata da parte del sindaco che convoca per stasera alle ore 22.30 in sala Giunta del Comune tutte le rappresentanze di Mergellina, via Partenope, Borgo e Santa Lucia e le categorie per discutere del problema ed istanze correttive . Per questo vista la disponibilità dell’amministrazione ad ascoltarci – dichiara Pisani – abbiamo concordato tutti di sospendere l’assemblea permanente in attesa di una giusta e leale trattativa con il sindaco per il bene della città e l’organizzazione di una idonea ztl che non provochi vittime e danni ma sviluppo e riqualificazione
La Municipalità. Sulla stessa linea il presidente del Primo Municipio Fabio Chiosi: «Le proteste di queste ore sono il segnale di un malessere concreto e reale che nasce dal mancato confronto dell’amministrazione comunale con il territorio. Per quanto mi riguarda presenterò una proposta alternativa che tenga conto delle esigenze delle attività produttive e dei residenti».
Città divisa. Sulla Ztl Chiaia-Caracciolo-Partenope la città, come è accaduto per il centro storico, è divisa. Le proteste sono inevitabili. «Ci vogliono regole, un progetto globale, i varchi elettronici, i permessi – spiega Donati – quando questo è stato regolamentato nel centro la situazione è migliorata. Sarà così anche a Partenope». Una strada con un panorama unico al mondo, rammenta il registra Pasquale Lo Monaco, «un palcoscenico straordinario che può essere trasformato in un teatro continuo per strada nei locali, barche a mare con musicisti e cantanti, per ritornare alla Napoli antica amata da tutto il mondo».
De Magistris: lungomare resta chiuso. La «serrata» dei commercianti sul lungomare di Napoli «non è il metodo migliore per dialogare con questa Amministrazione anche perché stiamo lavorando per valorizzare il territorio e le attività economiche, e siamo convinti che tra qualche mese chi oggi protesta, per il quale nutro molto rispetto, ci ringrazierà». Lo dichiara il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, che tiene a rimarcare «la differenza tra lungomare e ztl di Chiaia». «Il lungomare – spiega – sarà per sempre chiuso alle auto, è quello che mi chiedono i cittadini e su questo non si discute. La ztl è una cosa diversa e su questa interverremo con modifiche che terranno conto di cantieri, orari, parcheggi e delle proposte che arriveranno dai commercianti, che incontrerò in serata. Non so a chi convenga la “serrata”, non a loro di sicuro perché perdono incassi. Vogliamo proposte e vogliamo lavorare insieme a commercianti, operatori e albergatori per valorizzare al massimo quella zona. Sono pronto ad accettare qualunque tipo di scommessa sul fatto che il lungomare sarà un vantaggio».
«Molti commercianti di San Giovanni, Pianura o Soccavo – aggiunge de Magistris – farebbero carte false per avere un esercizio commerciale a Piazza Vittoria o sul lungomare. Un imprenditore dovrebbe comprendere che l’America’s Cup è stata un volano e il vantaggio derivato dall’assenza dei rifiuti. Per questo dico sediamoci e lavoriamo anche 24 ore al giorno per trovare la migliore soluzione possibile, anche dal punto di vista della comunicazione».
Proprio su questo il sindaco di Napoli spiega che «se si fosse fatta, anche da parte dei privati, una migliore comunicazione durante l’America’s Cup piuttosto che terrorizzare le persone sulla ztl che avrebbe reso irraggiungibile il lungomare, avremmo avuto più persone e più introiti. È un problema – sottolinea – anche di mentalità e di diversa concezione di città: se qualcuno pensa che la Napoli del futurò debba essere una città che consente ai parcheggiatori abusivi di occupare VIa Partenope, o di sostare in seconda o terza fila per comprare la sigarette, o ai commercianti di raggiungere il proprio negozio con l’auto non c’è “serrata” che tenga. Io – conclude de Magistris – sono per la legalità, lo sviluppo e per fare l’interesse dei cittadini»