Vince 100 mila euro, ma non gli pagano. Scommettitore fa chiudere agenzia
La diffida di uno scommettitore veneziano,
per il mancato pagamento di una vincita da 100 mila euro, fa sospendere
la concessione a ricevere scommesse sportive, su tutto il territorio
nazionale ad una società inglese con sede a Londra, ma domiciliata a
Roma.
Scatta la linea dura, dunque, dell’Amministrazione autonoma dei
Monopoli di Stato (Aams) contro gli errori delle società
concessionarie, di cui si hanno notizie sempre più frequenti sulle
scommesse on line.
Non si tratta, infatti, del primo “caso” di segnalazioni di errori o
problemi perciò ora il Ministero vuole vederci chiaro e ha deciso per
il ”pugno di ferro”.
Lo scorso 22 maggio, infatti, il Ministero ha notificato alla società
inglese la sospensione della concessione, a carico appunto della “Bpm
Bet plus management Company” con sede a Londra ma con una succursale
anche a Roma. La società non potrà, quindi, più ricevere scommesse
sportive su tutto il territorio italiano.
Tutto nasce dall’azione di un giocatore veneziano che aveva scommesso
sulla partita di calcio tra le Nazionali Russia – Azerbaijan, disputata
lo scorso 28 marzo e valida per il gruppo 4 delle qualificazioni ai
Mondiali 2010. La partita è terminata 2-0 per la nazionale russa (1-0
al termine del primo tempo). Il giocatore veneziano aveva puntato
proprio sulla vittoria della Russia sia al termine dei primi 45 minuti
che nel risultato finale. E per il risultato del campo così è stato.
L’uomo aveva effettuato dieci giocate da venti euro ciascuna,
realizzando perciò una vincita di cinquemila euro per ciascuna puntata.
La quotazione iniziale su quella combinazione di risultati, data dalla
concessionaria di scommesse, era di ben di 1 a 500 (ovvero 500 euro di
vincita per ogni euro giocato in caso di risultato azzeccato).
Dopo che la scommessa è stata regolarmente accettata, con tanto di
“contratto aleatorio” stipulato via web, il giorno seguente, prima
dell’inizio della partita, la società ha comunicato al giocatore di non
voler più onorare quel tipo di contratto, sostenendo che la quotazione
indicata dalla stessa società, era sbagliata, frutto di un banale
errore materiale di battitura. Troppo tardi secondo il giocatore.
A quel punto, però, lo scommettitore a cui il risultato del campo aveva
dato ragione regalandogli, secondo la quotazione stabilita, una vincita
da 100 mila euro si è opposto, segnalando il mancato pagamento. La Aams
ha quindi deciso per la sospensiva, mentre ha società inglese ha
immediatamente impugnato ricorso contro il provvedimento del Ministero,
con un’udienza di discussione fissata per il prossimo autunno.