Vince la causa contro chi le ha detto di preferire “una gestione al maschile”
«È stata una battaglia per tutelare la mia dignità di donna e le
capacità professionali delle persone e per non far passare il concetto
della mera discriminazione sessuale». Carmen Campi, ex direttrice del
carcere di Arienzo (Caserta), commenta la decisione della Cassazione
che le ha dato definitivamente ragione contro chi l’aveva criticata
sostenendo che per quella struttura sarebbe stata meglio “una gestione
al maschile”. La direttrice aveva presentato la denuncia per
diffamazione perchè il suo nome prima era stato accostato a quello di
una sua collega che aveva un procedimento penale in corso, ed erano
state messe in dubbio le sue capacità professionali nella conduzione
del carcere.