Viola la concorrenza ostacolare l’iniziativa dei consumatori per un confronto dei costi delle prestazioni professionali
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha stabilito che
l’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Provincia di
Bolzano ha posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza
ostacolando l’iniziativa ‘Prezzi Trasparenza On Line’ lanciata da
un’associazione dei consumatori per permettere ai cittadini il
confronto dei costi delle singole prestazioni rese dai professionisti.
La sanzione deliberata è di 5mila euro perché commisurata alle entrate
dell’Ordine: la legge non consente infatti, come più volte richiesto
invece dall’Autorità, di calcolare la multa per le intese raggiunte in
sede associativa sui ricavi degli associati. L’Ordine dovrà ora
rimuovere i comportamenti contestati dall’Autorità. L’istruttoria era
stata avviata sulla base di una denuncia dell’associazione di
consumatori Centro Tutela Consumatori Utenti di Bolzano (CTCU), in base
alla quale l’Ordine aveva impedito la realizzazione di un’iniziativa
finalizzata a pubblicare sul sito web della stessa associazione, in una
tabella comparativa, i prezzi praticati dagli odontoiatri attivi in
Bolzano per 26 tipi di prestazioni professionali. In base a quanto
accertato dall’Autorità nel corso dell’istruttoria, l’Ordine ha inviato
nel corso degli anni, a partire dal maggio 2005 fino ad aprile 2008,
una serie di lettere in cui si invitavano gli odontoiatri a non aderire
all’iniziativa pena l’avvio di un procedimento disciplinare, arrivando
a chiedere esplicitamente la cancellazione dei nomi dei professionisti
dal sito. Il progetto del CTCU è stato infatti realizzato solo a
partire dal 17 marzo 2008, quando l’associazione ha pubblicato, sul
proprio sito web, per la prima volta, la tabella contenente i prezzi
praticati da 10 professionisti appartenenti all’Ordine di Bolzano, su
circa 350 iscritti, unitamente ai relativi nominativi. Dopo un
ulteriore richiamo dell’Ordine sette odontoiatri ritiravano il consenso
alla pubblicizzazione dei nominativi ma non dei prezzi praticati.
Secondo l’Antitrust l’Ordine, attraverso le missive inviate agli
iscritti, ha messo in atto un’intesa restrittiva della concorrenza,
tuttora in corso, che ha impedito in concreto la pubblicazione e il
confronto dei prezzi da parte degli odontoiatri iscritti all’Albo
tenuto dall’Ordine di Bolzano. L’intesa ha ristretto la concorrenza tra
i professionisti impedendo loro di utilizzare una leva concorrenziale
essenziale in un settore dove il livello di competizione è già basso,
con effetti particolarmente negativi per i consumatori.