«Virus, non ci sarà il 2° picco»
Virus addio. Almeno secondo gli
scienziati del progetto Epiwork, finanziato dall’Unione Europea,
l’influenza A sta per esaurirsi. In Italia il picco sarebbe già stato
raggiunto, al punto che dalla prossima settimana si assisterà ad un
calo dei casi di contagio. Non solo.
Per gli esperti dei 12 Paesi
che hanno osservato l’evoluzione della pandemia in tutto il mondo, non
è previsto un secondo picco. Insomma, Natale senza virus sotto
l’albero.
Eppure si continua a morire, ovviamente di più in
Campania, regione con il triste primato di 28 decessi. Il caso più
commovente è quello della 32enne Rosa Esposito, 32enne di Castellammare
di Stabia, che i medici avevano fatto partorire in anticipo una volta
verificata la presenza del virus A/H1N1. Per fortuna la piccola nata
non ha avuto alcuna forma di influenza, ma sua madre è morta ieri dopo
un mese di inutili cure. Sempre a Napoli, è morto un uomo di 66 anni a
causa di una sopravvenuta emorragia celebrale: nel 2006 gli era stato
trapiantato un rene. Prima vittima dell’influenza pure nelle Marche:
una donna di 51 anni con complicanze per diabete e obesità.
Il
ministero del Welfare calcola che siano 736mila i casi di contagio
settimanali in Italia e si è conclusa la 4ª tranche di consegne di
vaccini, con una distribuzione complessiva di circa 3 milioni di dosi:
solo che se la pandemia non tornerà o se il virus muterà, la
vaccinazione sarà quasi inutile. «Meglio farla ai più giovani e agli
ammalati gravi», insistono dal ministero della Salute. Ma gli
immunologi californiani de La Jolla affermano: «Più protetto chi ha
avuto l’influenza negli anni scorsi».