Vittoria anche in appello e le ipoteche per meno di 8000 euro sono dichiarate illegittime
GIUSTIZIA-FISCO: MENTRE CON TRE DIVERSE SENTENZE, TRE DIVERSE AUTORITÀ GIUDIZIARIE ( prima IL TRIB. NAPOLI, poi
L’Avv. Angelo Pisani, denuncia pubblicamente le irregolarità nelle procedure di riscossione tributi e in particolare il nuovo metodo difensivo di Equitalia Polis Spa che, i cui dirigenti oltre a partecipare ai corsi di formazione insieme ai magistrati, addirittura, affidano gli incarichi legali ai figli ‘avvocati’ dei giudici sia onorari, sia togati, che tributari come provato per tabulas dagli atti giudiziari, riesce a far affermare un importante principio a tutela dei diritti dei contribuenti e DENUNCIA l’esistenza di oltre duecentomila IPOTECHE ILLEGITTIME per violazione dei limiti di valore, irritualità notifiche ed illegittimità titoli presupposti . Una vittoria importante soprattutto la prima sentenza in sede di appello dalla Commissione Tributaria Regionale Campania che rigetta l’appello proposto da Equitalia contro una sentenza di primo grado che già chiariva le norme da osservare in tema di riscossione tributi. Per Pisani finalmente UNO SPIRAGLIO DI LEGALITÀ’ E GIUSTIZIA che diventa giurisprudenza autorevole e da seguire, ma di fatto anche una vera misura di aiuto per famiglie ed imprese sempre più strangolate dai sistemi di riscossione
PER L’AVV.ANGELO PISANI : IN ITALIA C’E’ EMERGENZA CASE IPOTECATE, CON LE RECENTI SENTENZE APPARE UNO SPIRAGLIO DI LEGALITÀ E GIUSTIZIA MENTRE
Dopo centinaia di condanne da parte dei Giudici di Pace e delle Commissioni Tributarie di mezza Italia, anche i Giudici del Tribunale di Napoli, V° sez. Dott. L. Pica, pongono un freno al sistema di riscossione tritatutto messo in moto dei concessionari della riscossione, richiamandoli al rispetto delle norme e dei diritti dei contribuenti, come dichiara in una nota l’Avv. Angelo Pisani Presidente di Noiconsumatori.it e legale del comitato vittime di Equitalia e fondatore del Movimento AntiEquitalia. Anche la nuova sentenza sulla corretta applicazione della legge sulla riscossione tributi, emessa dalla V° Sez. civile del Tribuanle di Napoli, nella causa Immacolata de Francesco contro l’ex Gestline mette in luce le irregolarità della procedura di riscossione tributi da parte GEStline-Equitalia Polis, quando viola il limite di 8000,00 euro per l’iscrizione ipotecaria e non notifica gli avvisi di mora prima di avviare telematicamente la predetta procedura, aprendo la strada all’esercizio del diritto di difesa dei contribuenti e ad una valanga di ricorsi contro i metodi sbrigativi utilizzati fino ad oggi dai concessionari e condannando la stessa GEStline alla cancellazione dell’ipoteca illegittimamente disposta in danno del contribuente .La sentenza che mette in ginocchio il concessionario della riscossione ricostruisce quelle che a parere del giudice, pronunziatosi sulla opposizione proposta da un malcapitato cittadino, assistito dall’Avv. Angelo Pisani, sono le numerose ed ingiustificate violazioni di legge da parte del concessionario che non rispetta alcun principio di trasparenza, correttezza e proporzionalità nella procedura di riscossione di tributi, come si evince per tabulas, dalle oltre cinquecento sentenze di condanna emesse a carico dell’ex Gestline. Le iscrizioni ipotecarie sugli immobili di contribuenti con debiti inferiori agli ottomila euro, messe in atto dall’agente della riscossione Equitalia Polis, per il recupero di ogni tipo di credito non rispettano, secondo le difese dell’Avv. Angelo Pisani recepite in toto nella sentenza del Tribuanle di Napoli, i limiti di legge ed i criteri di proporzionalità e trasparenza.
Per Pisani non avrebbe senso l’iscrizione ipotecaria ex art. 77 del D.P.R. 602/73, che per dottrina e giurisprudenza unanime è atto funzionale all’espropriazione immobiliare (e, infatti, l’articolo è inserito nella sezione IV del capo II, titolo II, del D.P.R. 602/73, relativa alle “disposizioni particolari in materia di espropriazione immobiliare) se, poi, l’azione esecutiva non fosse consentita dalla stessa legge, perché il credito da realizzare è inferiore a quello per il quale tale tipo di procedura, di tipo speciale, è consentita. Ne deriva, perciò, che per crediti inferiori a €.8000, l’unica procedura consentita dalla legge risulta essere quella dell’espropriazione dei beni mobili registrati, capo III del D.P.R. 602/73, semmai preceduta dal fermo dei beni mobili registrati, art. 86 dello stesso dpr, come oramai stabilito da Giurisprudenza costante in materia che inzia a far rispettare specificamente la relativa normativa ponendo un freno al pericolo di veder ipotecate tutte le case degli italiani per pochi euro.
Per NOICONSUMATORI.IT è necessario frenare e controllare i sistemi di riscossione se realmente si vogliono proporre aiuti e sostegno a famiglia ed imprese in tale momento di crisi altre soluzioni sono solo soliti interventi politici e non vere misure a sostegno dell’economia
Dopo centinaia di condanne da parte dei Giudici di Tribunale, delle Commissioni Tributarie provinciali e dei Giudici Pace di mezza Italia, ora anche in secondo grado di giudizio e rigettando l’appello proposto da Equitalia per non far emergere il vero principio normativo i Giudici Tributari regionali pongono un freno al sistema di riscossione tritatutto messo in moto dai concessionari richiamandoli al rispetto del codice deontologico, delle norme e dei diritti dei contribuenti, dichiara in una nota l’Avv. Angelo Pisani Presidente di Noiconsumatori.it e legale del comitato vittime di Equitalia. .
Anche la prima sentenza sulla corretta applicazione della legge sulla riscossione tributi, emessa dalla 34° Sez. della Commissione Tributaria Regionale Campania, mette in luce le irregolarità della procedura di riscossione tributi da parte GEStline-Equitalia Polis, quando viola il limite di 8000,00 euro per l’iscrizione ipotecaria e non notifica gli avvisi di mora prima della predetta procedura, aprendo la strada ad una valanga di ricorsi contro i metodi sbrigativi utilizzati fino ad oggi e condannando il concessionario alla cancellazione dell’ipoteca illegittimamente disposta in danno del contribuente .
La sentenza che mette in ginocchio il concessionario della riscossione ricostruisce quelle che a parere dei giudici, pronunziatisi sull’appello proposto dal concessionario ad una sentenza favorevole ottenuta da un malcapitato cittadino, assistito dall’Avv. Angelo Pisani, sono le numerose ed ingiustificate violazioni di legge da parte del concessionario che non rispetta alcun principio di trasparenza, correttezza e proporzionalità nella procedura di riscossione di tributi, come si evince per tabulas, dalle centinaia di sentenze di condanna emesse a carico dell’ex Gestline.
Le iscrizioni ipotecarie sugli immobili di contribuenti con debiti inferiori agli ottomila euro, messe in atto dall’agente della riscossione Equitalia Polis, per il recupero dei crediti fiscali non rispettano, secondo le difese dell’Avv. Angelo Pisani recepite in toto nella sentenza dei Giudici Tributari, i limiti di legge ed i criteri di proporzionalità e trasparenza. Per Pisani non avrebbe senso l’iscrizione ipotecaria ex art. 77 del D.P.R. 602/73, che per dottrina e giurisprudenza unanime è atto funzionale all’espropriazione immobiliare (e, infatti, l’articolo è inserito nella sezione IV del capo II, titolo II, del D.P.R. 602/73, relativa alle “disposizioni particolari in materia di espropriazione immobiliare) se, poi, l’azione esecutiva non fosse consentita dalla stessa legge, perché il credito da realizzare è inferiore a quello per il quale tale tipo di procedura, di tipo speciale, è consentita.
Nel provvedimento destinato a scatenare una vera e propria guerra giudiziaria delle vittime di Equitalia i magistrati tributari, nello stigmatizzare le violazioni e negligenze del concessionario della riscossione ricordando al concessionario i limiti e presupposti della relativa normativa in materia, lo hanno condannato alla cancellazione dell’ingiusta e spropositata ipoteca accesa per un presunto debito di 700,00 euro ai danni di un onesto contribuente.
Migliaia sono gli onesti contribuenti, dichiara l’avv. Angelo Pisani, diventati negli anni vittime della mala burocrazia e di cartelle pazze, che si trasformano in ipoteche, pignoramenti di stipendi e conti correnti o fermi auto per opera dei data base dei concessionari ed enti impositori, purtroppo si spara nel mucchio senza controllare preliminarmente la regolarità dei presunti crediti, disponendo tramite computer iscrizioni ipotecarie e pignoramenti e diffondendo dati errati dei contribuenti nel circuito finanziario come soggetti insolventi ossia come cattivi pagatori. Il Comitato vittime di Equitalia tramite il sito ed il forum su www.noiconsumatori.it consiglia di scaricare il modulo per ricorsi, ma soprattutto raccoglie firme ed adesioni all’iniziativa di chiedere subito l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sul ripetuto scandalo cartelle pazze e la convocazione di un ’incontro con i rappresentanti delle istituzioni al fine di prevenire e risolvere al più presto più gravi problemi di ordine pubblico.