Voli cancellati? Si torna in bicicletta
LONDRA
La paralisi del traffico aereo, dovuta alla nube di cenere
sollevata dall’eruzione dell’imprinunciabile vulcano islandese
Eyjafjallajökull, ha creato disagi infiniti ai viaggiatori in tutta
Europa. Ad esempio Kelly Williams e il suo fidanzato Barry Stephens, di
29 e 28 anni, hanno dovuto rinunciare al loro matrimonio in Antigua.
Sono rimasti a terra insieme a tutti i voli dell’aeroporto di Gatwick,
con loro erano pronti a partire i testimoni, tre damigelle, tutto lo
stuolo dei parenti e altri ospiti.
In occasioni imprevedibili
come questa, neppure le celebrità sono immuni da imprevisti e cambi di
programma. Whitney Huston è stata costretta ad abbandonare il suo
lussuoso volo di prima classe per l’Iralanda, dove terrà un concerto a
Dublino, a favore di un comune traghetto. La nube ha rischiato di
minacciare anche i funerali del presidente polacco Kaczynski che si
terranno a Cracovia; non potranno infatti esserci personalità di
rilievo come il Principe del Galles e il presidente degli Stati Uniti
Barack Obama.
C’è però anche chi si è ingegnato per trovare il
modo di tornare a casa. Ed è così che decine di uomini maturi vestiti
di tutto punto hanno iniziato ad imbarcarsi sui traghetti in sella a
biciclette da bambino. Quando sono finiti i posti per passeggeri e sono
rimasti solo quelli per “ciclisti”, l’equipaggio ha spiegato che per
essere qualificati come tali, ed avere diritto al biglietto, avrebbero
dovuto presentarsi a bordo su due ruote.
Così Tom Noble,
direttore del marketing di un’impresa londinese, ha dovuto comprare una
bici da donna per riuscire a raggiungere il traghetto in partenza da
Dunkerque, per tornare in tempo per il compleanno della moglie. Il
cinquantaduenne ha detto che almeno altre sei persone hanno avuto la
stessa idea, tra cui due uomini d’affari che si sono presentati a bordo
di bici per bambini, con tanto di capiente cestino sul manubrio.
Un
gruppo di facoltosi uomini d’affari in viaggio di lavoro a Belfast,
invece, rimasti senza alcun mezzo di trasporto, hanno pagato una cifra
da capogiro pur di ritornare a casa. Hanno offerto ad un tassista 700
sterline (circa 800 euro) per essere accompagnati prima a prendere il
traghetto, e poi per fare il viaggio di oltre 300 miglia fino Londra.
Joe Duffy, il tassista di 45 anni, ha detto che è stato il viaggio più
lungo che abbia mai fatto: «Un lavoro del genere ti capita una sola
volta nella vita».
Viaggiatori in cerca di passaggi su RoadSharing.com I viaggiatori bloccati ricorrono al #roadsharing sul web. Migliaia di richieste e offerte di passaggi auto pubblicate su http://www.roadsharing.com da tutta europa da viaggiatori bloccati negli areoporti.
rimborso del volo cancellato per il vulcano a differenza di molti io ho contattato un associazione che mi ha fatto rimborsare il volo.se avete avuto lo stesso problema a causa di questo vulcano del cavolo!!! fatelo anche voi! vi lascio la e-mail: [email protected]
Blocco aereo. Numeri record per Roadsharing.com Viaggiare in Europa ora è più facile. Boom di accessi dai social media Blocco aereo. Numeri record per Roadsharing.com Migliaia di persone si organizzano grazie al portale di car pooling Firenze, 18 aprile – "Ciao ragazzi, Il mio volo per Milano è stato cancellato e ho assoluta esigenza di tornare in italia il prima possibile. Immagino che molti di voi saranno nella stessa situazione. Noleggiamo un auto? Contattatemi!" Con questo messaggio Ambra985 (http://bit.ly/bPg6TG) cerca di tornare a casa da Bruxelles nonostante il blocco dei voli che ha colpito l’Europa a causa della nube generata dall’eruzione del vulcano islandese. Ad organizzare Ambra e centinaia di persone nella sua situzione è la tecnologia del portale italiano http://www.roadsharing.com nato nel 2008 per condividere passaggi in auto. Il servizio, in cinque lingue, è gratuito e consente di fare autostop e car pooling in modo semplice e sicuro. Basta un computer o uno smartphone e il gioco è fatto. Spostarsi nell’Europa degli aeroporti chiusi torna ad essere possibile. A confermarlo sono i numeri del portale registrati nelle ultime ore. E’ il fondatore del portale, Daniele Nuzzo, a comunicare i dati: "Dal blocco dei primi voli migliaia di viaggiatori si sono collegati ogni ora al sito http://www.roadsharing.com per cercare un passaggio verso casa o condividere il noleggio di una macchina. Dai cellulari e notebook i viaggiatori bloccati negli areoporti hanno inviato su Twitter e su Roadsharing.com richieste con i tag #roadsharing e #getmehome creando un flusso continuo di contatti per condividere auto, furgoni ed altri mezzi per tornare a casa." RoadSharing.com è stato segnalato con successo da molti gruppi nati su Facebook per far fronte all’emergenza ed è diventato di fatto il sito più utilizzato per cercare una soluzione alternativa ai voli bloccati.