Vulcano Islanda, riaprono scali europei: ancora disagi. Ridotta eruzione dell’80%
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ROMA (21 aprile) – Si cerca di tornare alla normalità nei cieli d’Europa. Islanda e Danimarca e Germania riaprono tutto il loro spazio aereo. Già ieri molti degli scali europei chiusi per la nube del vulcano islandese erano tornati operativi. Secondo Eurocontrol, l’organismo europeo per la sicurezza aerea, circa il 75% del traffico, ossia 21 mila voli rispetto ai 28 mila di un normale mercoledì. Eruzione ridotta 80%. L’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokull da sabato scorso ha perso l’80 per cento della sua intensità. È quanto ha reso noto un portavoce della protezione civile islandese, Ingveldur Thordardottir. Secondo la stessa fonte «la nube vulcanica è al di sotto dei 3000 metri ed è possibile che sia ancora più bassa». Nel corso della mattinata ha chiarito l’esperta, un aereo dovrebbe sorvolare la zona dell’eruzione, attualmente nascosta dalle nuvole. Per quanto riguarda i venti, l’esperta ha aggiunto che questi, attualmente orientati verso il sud est dell’Europa, dovrebbero girare nel corso della Iata: perdite da 1,7 miliardi di dollari per compagnie aeree. L’Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata) stima che la crisi seguita all’eruzione del vulcano islandese sia costata alle compagnie aeree più di 1,7 miliardi di dollari (1,26 miliardi di euro) di mancati introiti nei sei giorni dall’eruzione. «La scala della crisi ha eclissato l’11 settembre», ha detto il direttore generale di Iata Giovanni Bisignani che domani vedrà il commissario Ue ai Trasporti Siim Kallas. Tra le richieste di Iata ai governi anche quella di esaminare le modalità di «risarcire» le compagnie per i mancati introiti, così come fece il governo Usa dopo l’11 Settembre. Oggi saranno assicurati in Europa i tre quarti dei voli. Lo rende noto Eurocontrol che stima nel 75% sul totale i voli che potranno riprendere. Secondo Eurocontrol oggi saranno operativi circa 21 mila voli contro i 28 mila di un normale mercoledì. Attualmente, spiega Eurocontrol, è utilizzabile lo spazio aereo sopra i 20 mila piedi e i servizi aerei sono ripresi, sia pure ancora con qualche limitazione per qualche zona, come il sud della Svezia e Helsinki. Ma queste restrizioni saranno gradualmente tolte durante la giornata. Polemiche. Intanto continuano gli strascichi polemici sulle iniziative prese a livello europeo. Il ministro degli Esteri francese Bernard Kouchner stamani ha ribadito, in un’intervista, che l’Europa «non ha reagito molto bene» davanti alla paralisi del traffico aereo. Malpensa verso la normalità. Appare riavviarsi alla normalità, la situazione all’aeroporto di Milano Malpensa, rimasto chiuso fino a ieri mattina. Sui monitor la maggior parte dei voli in partenza è confermata, pur se in qualche caso in ritardo. I pochi collegamenti dati per cancellati sono per il Nord Europa. Restano comunque piccole code alle biglietterie delle compagnie aeree, in entrambi i terminal, con passeggeri intenti a cambiare le prenotazioni saltate negli scorsi giorni o ad acquistare nuovi viaggi. Ieri i voli sono stati circa la metà di quelli programmati, contro il 30% di lunedì, ma è stato ancora caos nel sesto giorno consecutivo di emergenza. Per Eurocontrol è sicuro il 75% dei cieli europei. Lo spazio aereo italiano è stato riaperto ieri alle 12, in serata è tornato operativo Heatrow, in Francia si è tornati parzialmente a volare. |