Vulcano, scali ok in Portogallo e Spagna Eurocontrol: oggi 500 voli in meno
ROMA I voli di oggi nello spazio aereo europeo saranno circa 28.500, pari a 500 in meno rispetto alla media. È quanto rileva Eurocontrol, «È molto probabile che la nube del vulcano islandese ritorni in Italia dopodomani, se non domani sera». Lo Problemi potrebbero riproporsi per Spagna e Portogallo entro un paio di giorni. Lo afferma Gelsomina Pappalardo dell’Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale (Imaa) del Cnr. Il vulcano islandese sta producendo cenere in maniera otto volte più debole
(10 maggio) – Migliora l’allarme ceneri nei cieli per l’eruzione del
vulcano islandese Eyjafjallajokull. Sono ripresi questa mattina i voli
dall’aeroporto di Porto, nel nord del Portogallo, mentre la riapertura
dello scalo di Lisbona è stata anticipata alle 9 (locali, le 10 in
Italia). Mentre rimangono chiusi fino a questa sera gli aeroporti delle
Azzorre e di Madera. Riaperti anche tutti gli scali spagnoli.
l’ente europeo per il controllo aereo. Le zone a forte concentrazione
di ceneri provenienti dal vulcano islandese si sono disperse nella
notte sull’Europa continentale e una nube in mezzo all’Atlantico del
nord crea ancora problemi per i voli transatlantici con possibili
ritardi per la necessità di rivedere le rotte. Ieri, secondo
Eurocontrol, i voli cancellati sono stati circa 1.500. Nel pomeriggio
la nube protrebbbe tornare sulla Spagna. Previsioni di chiusure dei
voli in serata anche da e per Tel Aviv.
ha detto all’Ansa il climatologo dell’Enea Vincenzo Ferrara, sulla base
di un’analisi delle carte in quota. «Con le correnti da Nord verso Sud
sull’Atlantico, zona di alta pressione, si sta formando una depressione
sulla penisola iberica che richiama la circolazione dell’Atlantico.
Tutto il Mediterraneo diventerà un’area depressionaria, con prevedibili
precipitazioni fino a sabato. La pioggia sarà caratterizzata da
presenza di sabbia del deserto».
«Per il momento la situazione è tranquilla, ma la fase esplosiva
dell’eruzione continua, anche se leggermente ridotta – spiega l’esperta
– la rete europea ha previsto un’allerta in Spagna e Portogallo per il
12 maggio, e nei giorni successivi le ceneri potrebbero spostarsi
sull’Italia come avvenuto lo scorso fine settimana».
rispetto a quanto faceva al momento dell’improvvisa intensificazione di
attività registrata giovedì scorso. Lo ha segnalato un geologo
dell’Università dell’Islanda a Reykjavik prevedendo un modesto
miglioramento della situazione. La cenere stamattina stava uscendo a un
ritmo di 50 tonnellate al secondo mentre quattro giorni fa era stata
stimata una fuoriuscita di 400 tonnellate al secondo. «Pensiamo», ha
detto il geologo Magnus Tumi Gudmundsson all’agenzia Afp, che le
emissioni «diminuiranno ancora nei prossimi giorni e quindi che le cose
dovrebbero migliorare un po».