Washington, basta col petrolio per le auto, in programma la svolta ‘verde’
Washington. «È arrivata l’ora di mettere fine alla nostra dipendenza
dal petrolio», ma per raggiungere l’obiettivo «ci vorranno tempo,
voglia e sforzi». Sono le parole con le quali ieri a Washington il
presidente Barack Obama annuncia la svolta verde per l’auto, ovvero un
piano di nuove misure per produrre e commercializzare in futuro negli
Stati Uniti solo autovetture a maggiore risparmio energetico. Una
svolta imposta in gran parte dal greggio che anche ieri è risalito
oltre quota 60 dollari prima di chiudere poco sotto quella soglia a New
York. L’amministrazione propone di fissare per la prima volta nel Paese
uno standard nazionale sui consumi e sulle emissioni delle quattro
ruote, superando così le divergenze esistenti a livello statale,
soprattutto con la California, lo Stato che finora ha imposto i limiti
più rigidi. Un piano che permetterà di ridurre di 900 milioni di
tonnellate le emissioni di gas serra. Un progetto che Obama presenta
con al fianco i produttori di auto (con i manager di Gm e Chrysler in
prima fila), i sindacati e gli ambientalisti: «Gente – dice – che in
passato ha spesso litigato, che si è portata in tribunale a vicenda ma
che è qui unita per il bene comune. Questo fatto da solo è
straordinario». I nuovi standard riguarderanno le auto prodotte a
partire dal 2012 e dovranno entrare in vigore in tutto il Paese entro
il 2016. I consumi previsti per quell’anno dalla Casa Bianca sono di
35,5 miglia (circa 57,13 chilometri) al gallone (più o meno 3,8 litri),
in linea con quanto già stabilito dalle norme californiane. Rispetto a
queste ultime la differenza è nel raggiungimento dell’obiettivo, al
quale il piano Obama prevede di giungere più lentamente, in modo più
graduale di quanto stimato al momento dalla California. La gran parte
dei veicoli passeggeri dovranno raggiungere il livello di 39 miglia per
gallone, mentre per i camion leggeri la media dovrà essere di 30
miglia. Sarà come aver tolto dalle strade 177 milioni di auto o aver
chiuso 194 centrali a carbone: i nuovi standard consentiranno infatti
di risparmiare 1,8 miliardi di barili di petrolio entro il 2016 e di
ridurre di 900 milioni di tonnellate le emissioni di gas serra. Secondo
i calcoli della Casa Bianca, ogni singolo automobilista risparmierà
fino a 2800 dollari l’anno in minori consumi di benzina a fronte di un
aumento iniziale del costo delle auto di circa 600 dollari. L’annuncio
nel giorno in cui sembrano in parte sopirsi gli entusiasmi per l’inizio
della fine della recessione. Negativi e nettamente peggiori delle
attese i dati relativi al settore edilizio. Il numero di nuovi cantieri
avviati è calato in aprile del 12,8% mentre i nuovi permessi edilizi
sono scesi del 3,3%. Gli esperti prevedevano un incremento del 2% per i
cantieri e del 2,7% per i permessi. In particolare su base annua, i
nuovi cantieri sono calati del 52,4%, a conferma della gravità della
crisi in atto nel comparto immobiliare. Secondo i dati del governo, ad
aprile sono stati avviati cantieri per la costruzione di 41.300 case.
Wall Street risente dell’imprevisto calo e non riesce ad evitare una
chiusura in negativo, sia pure di un soffio. Di sicuro i dati Usa
frenano anche le Borse europee che per tutta la mattinata avevano
viaggiato in territorio largamente positivo mentre le asiatiche avevano
chiuso ai massimi da sette mesi.