Non c’è nessuna trattativa in corso» . Nando Morra, il presidente dell’Ente Mostra, interviene in merito all’ipotesi Brains Park. Secondo quanto sostiene Cesare Falchero, il patron di Park and Leisure che gestisce l’Edenlandia e lo zoo, proprio Brains Park potrebbe rilanciare le due strutture.
«La società» , ha detto ieri Falchero, «ha intenzione di investire 6 o 7 milioni e garantirebbe la realizzazione di uno zoo all’avanguardia, attuando quel piano di rilancio che io proposi già nel 2004. Però vuole decisioni in tempi brevi e il superamento delle pastoie burocratiche». Morra risponde: «Questi signori propongono 1.250.000 euro per acquisire il ramo di azienda relativo allo zoo. Poi dicono che sono disponibili altri 6 milioni per investimenti nei prossimi anni, se avranno le autorizzazioni della soprintendenza, e in questo quadro chiedono un contratto trentennale e l’azzeramento di ogni canone per i prossimi due anni. A noi però interessa un programma realistico, concreto e limpido».
Dopo il fallimento del 2004, insomma, il giardino zoologico rischia un altro periodo nero. All’epoca lo rilevò Falchero. Annunciò che sarebbe diventato una sorta di bioparco. Non è accaduto, ma si è riusciti almeno ad assicurare agli animali cibo e cure minime. Ma gli spazi, per esempio quelli delle tigri, restano per lo più inadatti a garantire il benessere degli ospiti. Nel frattempo, Park and Leasure ha accumulato debiti per 2,5 milioni nei confronti della Mostra, per canoni di affitto non pagati. Equitalia ha chiesto il fallimento della società perché Falchero non avrebbe versato i contributi previdenziali ed assistenziali ai lavoratori. L’imprenditore ha chiesto la procedura concorsuale e, ora, vorrebbe cedere le sue quote a Brains Park. Società, quest’ultima, che fa riferimento al finanziere italo svizzero Alfredo Villa, bersaglio di dure critiche del Fondo italiano per l’ambiente: come azionista di Mediapolis propone un parco divertimenti in un’area naturalistica del Canavese e con un’interrogazione il consigliere regionale Davide Bono avanza perplessità sulla solidità finanziaria del gruppo. Sospetti, questi ultimi, che Brains Park respinge.